Ci sono monumenti e luoghi famosi che sono stati immortalati in molte opere d’arte ed altri, meno noti che lo sono diventati anche grazie ai dipinti. Tra questi, il mulino della Galette.
Il mulino si trova in cima alla collina di Montmartre, noto quartiere artistico e bohémienne di Parigi, testimonianza di un passato contadino di quello che già sul finire del 1800 era un quartiere cittadino di Parigi e che invece fino alla metà del secolo precedente era pieno di vigneti, frutteti e mulini, appunto.
Il mulino della Galette nasce dalla ristrutturazione di due vecchi mulini; nel 1830 i proprietari lo trasformano in una sala da ballo con una grande terrazza che ospiterà i più famosi poeti e artisti della Francia della bella epoque. Il nome gli deriva dalla “Galette” una sorta di frittella rustica di grano saraceno che veniva offerta come consumazione compresa nel prezzo del biglietto di ingresso, all’epoca pari a 25 centesimi di franco.
Il mulino è stato dipinto da Van Gogh in almeno tre quadri. Anche Maurice Utrillo, che ritraeva vedute da cartolina della città di Parigi, lo dipinse.
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Il mulino - Van Gogh |
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Il mulino - Van Gogh |
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Il mulino - Van Gogh |
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Il mulino - Utrillo |
Renoir ne ritrasse la vita spensierata che si svolgeva al suo interno nel celebre dipinto “ballo al mulino della Galette": una scena allegra e spensierata di giovani che parlano e ballano sulla terrazza del mulino.
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Ballo al mulino della Galette - Renoir |
Anche Henri de Toulouse Lautrec dipinse gli ambienti interni del mulino, attratto più dai volti segnati dal degrado e dall'alcol.
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Un angolo del mulino della Galette - T.Lautrec |
Il mulino fu ritratto anche da Israels, pittore impressionista olandese e anche Picasso non resistette al fascino della vita nel mulino; nella scena dipinta da Picasso compare sulla sinistra una donna, corteggiata dall'amico Casagemas, che dopo esserne stato respinto, di lì a poco, si suicidò.
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Scena nel mulino - Israels |
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Interno del mulino della Galette - Picasso |
Oggi il mulino è un apprezzato ristorante, ma se i francesi non lo hanno già fatto, per le storie di cui è stato testimone, varrebbe la pena lo facessero dichiarare "patrimonio dell'umanità".
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Il mulino della Galette oggi in Rue Lepic |
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